Chi è lo psicoterapeuta?

Lo psicoterapeuta è un medico o psicologo, che, ha sostenuto uno specifico Esame di Stato, necessario per essere abilitato all’esercizio della Professione di Medico o Psicologo, ha effettuato l’iscrizione presso il relativo Albo Professionale, e ha poi conseguito una specializzazione post universitaria in Psicoterapia di 4 o 5 anni, presso una Scuola di Specializzazione pubblica (universitaria) o privata riconosciuta dal Ministero dell’Università. In Italia l’attività dello psicoterapeuta è regolamentata ex art. 3 della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 (Ordinamento della professione di psicologo).

Che cos’è la psicoterapia?

La psicoterapia è quel percorso introspettivo in cui una persona, una coppia, una famiglia o un gruppo di persone incontra uno psicoterapeuta con l’obiettivo di superare un blocco interno che impedisce a ciascuno di svolgere una vita completa ed appagante. Può trattarsi di un blocco emotivo che si ripercuote sul piano del comportamento, delle relazioni, del lavoro, ma in ogni caso si tratta di una condizione esistenziale che limita in modo significativo la capacità di utilizzare a pieno le proprie risorse, capacità, potenzialità e quindi soddisfare i bisogni di quella persona.

 

 

 

Che cosa è l’Ipnosi

L’ipnosi è un fenomeno psicologico la cui storia risale a quella della specie umana. Gli uomini primitivi la utilizzavano già nella pratica dei riti religiosi e medici per accrescere la fede nel misticismo e nella magia. Le peculiari caratteristiche di questa manifestazione psicologica l’hanno circondata di un’aura di soprannaturalità e di irrealtà.

FENOMENO NATURALE. Eppure questa pratica non ha nulla di strano o di inquietante. In realtà è un’esperienza normale con cui ci confrontiamo tutti i giorni. Per esempio quando guardiamo un film o leggiamo un romanzo appassionante, quando ascoltiamo una conferenza che ci coinvolge o una musica che ci affascina, o ancora quando sogniamo a occhi aperti. Ogniqualvolta siamo concentrati, assorti, rapiti, incantati da qualcosa che catalizza la nostra attenzione a un punto tale da ignorare tutto ciò che ci succede intorno e da perdere la concezione del tempo, siamo, di fatto, “ipnotizzati”. La parola ipnosi deriva dal greco hypnos, sonno, ma più che con il sonno l’ipnosi ha a che fare con il rilassamento della mente e del corpo associato con un certo tipo di onde cerebrali, alpha e theta.

L’ipnosi è uno stato alterato di coscienza caratterizzato da un’attenzione focalizzata e da un’alta suggestionabilità che permette ai messaggi di raggiungere la mente inconscia con maggiore facilità. Questa condizione favorevole al cambiamento può essere usata per superare abitudini, aumentare l’autostima o migliorare aspetti di noi che riteniamo dannosi o indesiderati.

Quando siamo in ipnosi possono verificarsi fenomeni che durante la veglia ordinaria non sono possibili poiché durante la cosiddetta trance le risorse della mente subconscia divengono disponibili ad una vera e propria riprogrammazione mentale.

 

Gli ambiti di applicazione della psicoterapia ipnotica sono numerosi, tra questi i principali sono:

L’ambito psicologico: disturbi d’ansia, dell’umore e depressione, i disturbi alimentari, i disturbi sessuali, tic, balbuzie, dolore cronico, dipendenze (gioco, fumo, alcool, ecc..).

L’ambito medico: disturbi cardiovascolari, dermatologici, asma, disturbi dell’apparato uro-genitale e dell’apparato digerente, cure palliative e terapia del dolore.

L’ambito della creatività personale: stimolare e dare maggiore libertà di sfogo alla creatività personale, come ad esempio nell’ipnosipedia o nello sport, per migliorare le capacità fisiche nelle prestazioni atletiche.

Cos’è l’EMDR

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un tipo di approccio terapeutico psicoterapico usato per curare eventi traumatici e stressanti. In particolare, è un trattamento evidence – based per il disturbo post traumatico da stress,  come rivelato nel 2011 dal Samsha (Substance Abuse and Mental Health Services Administration).

 

Questo approccio è stato studiato da Francine Shapiro tra il 1987 e il 1990 e attualmente è uno strumento standardizzato e supportato empiricamente da numerosi studi.

Secondo il modello AIP (Adaptive Information Processing) di Shapiro, l’uomo ha un sistema intrinseco e adattivo che gli permette di elaborare i ricordi. Quando sono traumatici è possibile che l’elaborazione non avvenga in maniera corretta e si sviluppi una patologia.

L’EMDR, focalizzandosi sulla rievocazione dell’evento traumatico, si pone l’obiettivo di far rielaborare tale ricordo in maniera adeguata con una conseguente riduzione della sintomatologia.

Il terapista EMDR aiuta il paziente attraverso una stimolazione specifica che coinvolge entrambi gli emisferi cerebrali: questo può essere fatto con movimenti oculari alternati o altre stimolazioni destra/sinistra.

Come funziona l’EMDR

La stimolazione cerebrale bilaterale permette di desensibilizzare il ricordo e di modificare le convinzioni che il soggetto ha sull’evento.

Questo permette al soggetto di percepire il ricordo con più distacco, di sentire le emozioni meno intensamente, con sensazioni fisiche meno disturbanti e di modificare, infine, le convinzioni negative su di sé.

Il ruolo del terapeuta è quello di far rielaborare il paziente, guidandolo nel movimento oculare alternato o con una stimolazione tattile destra/sinistra, senza intervenire direttamente per non interrompere l’elaborazione.

TRAINIG AUTOGENO

Mente e corpo non sono due realtà distinte. Non solo si influenzano a vicenda in modo costante, ma costituiscono due facce della stessa medaglia, l’essere umano.

La pratica del Training Autogeno, tecnica di auto-distensione molto usata contro ansia e stress, si basa proprio sul coinvolgimento dell’unità mente-corpo. Con i suoi numerosi utilizzi possibili costituisce uno strumento attuale ed efficace per incrementare lo stato di benessere della persona. 

Il termine “Training” significa letteralmente “allenamento” e “Autogeno” vuol dire “che si genera da sé”. L’allenamento del Training Autogeno ha qualcosa di speciale, nel senso che i comportamenti risultanti non sono “appresi”, così come ad esempio si impara a giocare a pallone, ma sono comportamenti “autogenerati” ai quali la persona in un certo senso assiste man mano che, con costanza, migliora il suo grado di allenamento.

Dunque, se nell’esperienza quotidiana ci si allena a fare qualcosa, nel Training Autogeno, invece, in un certo senso ci si allena a non fare. Una caratteristica importante del Training Autogeno è la ripetizione sistematica, l’esercizio costante, l’allenamento degli esercizi che lo compongono.

Secondo Schultz, solo attraverso la ripetizione costante degli esercizi di concentrazione passiva è possibile ottenere sempre più consolidate risposte di distensione e calma, andando a influenzare determinate regioni remote del corpo apparentemente inarrivabili, che diventano accessibili solo grazie all’allenamento.

Di cosa si occupa la sessuologia clinica

La sessuologia clinica ha fornito informazioni fisiologiche dettagliate e obiettive sull’atto sessuale, non più basandosi su dati personali riferiti. W. Masters e V. Johnson (USA) hanno condotto una grande quantità di ricerca clinica al fine di mettere a punto strategie psicologiche di intervento. Questi sviluppi hanno portato alla nascita di nuovi metodi di terapia sessuale non medica il cui oggetto non è l’individuo ma la coppia. Oggi, la compatibilità sessuale è considerata come parte di una interazione più generale tra due persone. Per cui nella moderna sessuologia è messo in risalto l’aspetto relazionale in cui è inserito l’individuo nel vivere la sessualità. Ovvero il modo di essere in relazione con l’altro determina in ogni individuo le sue sensazioni, convinzioni, emozioni, coinvolgimento, empatia, affetto, sintomi, difese, resistenze che emergono in un contesto di intimità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’ha riconosciuto ufficialmente: la salute sessuale è un importante fattore di benessere fisico e mentale. Perchè la vita di coppia sia soddisfacente, quindi, è essenziale interrogarsi in caso di problemi sessuali. Ecco l’obiettivo della sessoterapia.Creata da William Masters et Virginia Johnson, due sessuologi, la sessoterapia è nata negli anni Sessanta. Contrariamente alle terapie di coppia, si tratta di una specialità della sessuologia finalizzata a ristabilire il contatto sessuale nella coppia. Il principio di base è Associare colloqui orali ed esercizi pratici, a domicilio. E’ importante sottolineare che non si tratta di curare dei disturbi sessuali da un punto di vista organico (con i farmaci o con la chirurgia), ma soltanto psicologico. E’ essenziale che il sessuologo resti sempre in contatto con un medico, in caso di problemi legati ad una causa medica.